2. Processo di valutazione, revisione ed ammissione all’esame finale
Entro venti giorni dalla presentazione della tesi il Collegio, dopo aver acquisito il parere dei supervisori, la trasmette a due referee, unitamente alla relazione del dottorando sulle attività svolte e sulle pubblicazioni. La trasmissione può essere rimandata di massimo due mesi (qualora non si sia usufruito di proroghe superiori a dieci mesi) nel caso la tesi non sia valutata idonea e necessiti di migliorie.
Criteri di scelta dei referee
Il Coordinatore chiede ai supervisori di trasmettere, un mese prima della consegna della tesi, una rosa di quattro nomi di studiosi disponibili a svolgere tale ruolo, che siano in possesso di elevata qualificazione nelle tematiche della tesi, due di provenienza nazionale (evitando docenti dell’Università di Pisa, ricercatori della Sezione INFN di Pisa e membri del Collegio), due provenienti da Università o Istituzioni internazionali;
La Commissione Didattica procede alla valutazione dei nomi proposti, in base alla competenza e all’indipendenza scientifica, verificando in particolare che non ci sia un rapporto di collaborazione con il supervisore e/o dottorando, manifesto ad esempio in pubblicazioni in comune, almeno negli ultimi 5 anni. Questa condizione può risultare difficile nel caso di grandi collaborazioni sperimentali, in tal caso viene richiesto che almeno metà dei referee proposti sia di altri esperimenti. In caso la rosa proposta non soddisfi appieno tali criteri, viene chiesto ai supervisori di integrarla con altre proposte;
Vengono infine scelti due referee all’interno della rosa proposta, garantendo che almeno uno sia di provenienza internazionale e che almeno uno sia di provenienza accademica. Nel caso di tesi svolta all’interno di grandi collaborazioni internazionali, almeno un referee deve essere esterno alla collaborazione.
Ciascun referee ha 30 giorni per produrre un giudizio analitico scritto sulla tesi seguendo un modello fornito. Il contenuto del giudizio è reso disponibile ai supervisori e al dottorando, escludendo eventuali parti espressamente indicate dai referee. Il referee che non rispetti i 30 giorni senza che vi siano specifiche comunicazioni a riguardo viene dichiarato decaduto e sostituito da un nuovo referee scelto secondo i criteri precedenti. Nel giudizio il referee propone l’ammissione alla discussione pubblica o il rinvio per un periodo massimo, non superiore a sei mesi, per le necessarie integrazioni e correzioni. Se i periodi di rinvio proposti dai referee sono diversi, al dottorando sarà concesso il rinvio più lungo. Trascorso tale periodo, la tesi, corredata da un nuovo parere scritto reso dai referee, è in ogni caso ammessa alla discussione.
La discussione della Tesi (esame finale) viene fissato dal Collegio entro tre mesi dall’ammissione della stessa alla discussione. Anche nel caso in cui i referee ammettano la tesi alla discussione senza rinvio, il dottorando può apportare piccole modifiche alla tesi, eventualmente suggerite dai referee, producendo comunque una versione definitiva, da mandare in visione alla Commissione per l’esame finale, almeno venti giorni prima della discussione.